Le
pubblicità dei multivitaminici puntano a far pensare che le persone abbiano una
carenza di micronutrienti e che
sarebbero più sani e protetti aumentando l'apporto di queste sostanze. Questo
solitamente non accade in persone ben nutrite che seguano lo stile di vita
mediterraneo e le linee guida INRAN.
Lo chiarisce
una metanalisi (ossia un'analisi di più studi) pubblicata sulla prestigiosa
rivista Annals of Internal Medicine,
con parole inequivocabili: "The case
is closed"— "Enough is
enough" (che potremmo tradurre come "il caso è chiuso, quando è
abbastanza è abbastanza". La rivista invita quindi le persone a non
sprecare soldi per inutili integrazioni. Acido folico, vitamine del gruppo B,
multivitaminici e minerali in generale non difendono da tumori, diabete e
malattie cardiovascolari chi mangia già correttamente.
Lo studio fu
molto criticato perché si usarono vitamine di tipo sintetico, che inibiscono l'assorbimento di quelle naturali, e perché bisogna
considerare tutto quello che c'è intorno alle vitamine, cioè tutte le sostanze
presenti nei cibi ma non negli integratori che assicurano un effetto sinergico
e un corretto assorbimento intestinale. In particolare veniva usata una sola
forma di tocoferolo, quando poi nei cibi ne troviamo moltissime forme. Ma fu un primo passo contro la
sovraintegrazione di vitamine non necessarie.
Più
recentemente lo studio CARDIA ha messo in evidenza che gli
oli contenenti gamma-tocoferolo hanno, a livello polmonare, effetti
potenzialmente proinfiammatori, quelli che invece contengono alfa-tocoferolo
(olio d'oliva, di girasole) sono protettivi. Lo studio SELECT conferma l'aumento di incidenza del tumore alla prostata con
l'integrazione di alfa-tocoferolo in maschi sani.
La
somministrazione della vitamina A, sotto forma di alimenti, ha dato buoni
risultati nel modello animale con danno polmonare, inducendo la rigenerazione
degli alveoli, e si sta valutando l'applicabilità sull'uomo.
Possiamo
insomma dire che appare molto più opportuno assumere vitamine con funzione antiossidante come la natura ce le offre, dai
cibi, in un mix che l'uomo difficilmente sarà in grado di imitare. L'obiettivo
futuro della ricerca dovrà essere quello di stabilire in base al
nostro profilo genetico la necessità o meno dell'integrazione, ma soprattutto
quello di promuovere corretti stili di vita.
Bibliografia
- Ann Intern Med. 2013 Dec 17;159(12):850-1
- J Natl Cancer Inst. 1996 Nov 6;88(21):1560-70.
- Respir Res. 2014 Mar 15;15:31
- JAMA. 2011 Oct 12;306(14):1549-56
- Thorax. 2009 May;64(5):451-7
fonte immagine: web
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