giovedì 30 ottobre 2014

OGM, tra scienza e falsi miti

di Giuseppe Annunziata e Angela Arnone


OGM – ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI


Oggigiorno, quella degli OGM è una questione alquanto dibattuta tra opinione pubblica e comunità scientifica. A contendersi la reputazione di questi organismi sono, perlopiù, scienziati, agricoltori, organi politici, industrie alimentari. Il punto nevralgico della situazione è uno: gli OGM sono dannosi o meno alla salute umana? Certo è che gli OGM hanno portato ad una notevole riduzione del consumo di insetticidi, il cui meccanismo d’azione, basato sull’inibizione della trasmissione dell’impulso nervoso a livello della giunzione neuromuscolare, è il medesimo in insetti e vertebrati, tra cui l’Uomo. È, inoltre, da sottolineare che gli OGM usati come mangime per animali (per esempio le mucche) non determinano l’animale stesso un OGM: non viene trasferito l’organismo nel prodotto finale (per es. il latte).
L’unica specie di mais OGM di cui è autorizzato il consumo umano ed animale in tutta Europa è quella indicata dalla sigla ‘NK603’, tollerante all’azione degli erbicidi.
Attualmente, circa il 60% del mais italiano non-OGM è vietato al consumo umano a causa dell’elevato contenuto di fumonisine, micotossine derivanti dal genere di funghi Fusarium; di tali tossine è stata accertata una possibile eziologia nella genesi di tumori all’esofago e nel mancato assorbimento di acido folico.