...perché una sana alimentazione è data anche da una corretta conservazione!
di Angela Arnone
Partiamo
innanzitutto dalla descrizione di “Microrganismo”.
Un
Microrganismo è un organismo vivente non
visibile ad occhio nudo; esso si trova in quasi tutti gli ambienti
naturali e si suddivide in quattro categorie:
- Batteri
- Funghi o Muffe
- Lieviti
- Virus
Batteri VS Alimenti.
La crescita
microbica potrebbe causare alterazioni dell’alimento, e ci sono vari fattori
intrinseci che potrebbero favorirla, tra cui : il valore dell’attività
dell’acqua, il pH, il potenziale redox, la temperatura e la consistenza.
Vari sono i
microrganismi che si possono trovare negli alimenti, ad esempio: nelle uova,
nel latte e nei gelati si può presentare la Salmonella,
negli hamburger E. Coli, nelle
fragole il Virus dell’Epatite A.
I batteri più
comunemente presenti negli alimenti sono: i Coliformi
Totali (gram negativi, che fermentano il lattosio a 35-37°C), i Coliformi Termotolleranti (che
fermentano il lattosio a 44°C, come E.
Coli, ospite intestinale umano), Enterococchi
(gram positivi, resistenti ai trattamenti di bonifica degli alimenti, con
habitat fondamentalmente intestinale), Clostridi
Solfito-Riduttori (germi sporigeni non solo di origine fecale, le cui spore
sono molto resistenti alla disinfezione e data la loro longevità sono impiegati
come indicatori di contaminazione).
Conservazione degli Alimenti.La
Conservazione degli alimenti è data dall’insieme delle tecniche che servono a
rallentare i processi di alterazione a cui vanno incontro gli alimenti, sia per
effetto del tempo che dell’ambiente (luce e calore), mantenendo inalterate le
proprietà nutritive ed organolettiche. Con queste tecniche è possibile
conservare gli alimenti in luoghi diversi da quelli di produzione e in stagioni
diverse da quelle di raccolta. Gli alimenti possono essere conservati tramite
tre metodi: