Il virus Ebola appartiene
alla famiglia delle Filoviridae e fu
osservato per la prima volta in Congo e nel Sud Sudan nel 1976.
Da un punto di vista strutturale, il virus appare di forma
sottile e filamentosa, contenente una copia lineare della sua singola elica di
RNA di senso negativo sistemata all’interno del nucleo capside di forma
elicoidale. Il suo materiale genetico va incontro a mutazioni non molto rapide
e contiene solo 7 geni. Sono stati isolati soltanto 5 ceppi del virus, dei
quali 4 risultano essere pericolosi per l’uomo.
Il virus appare sensibile ai solventi dei lipidi, ai comuni
detergenti ed è distrutto dal calore (60°C per 30 minuti) e dal pH acido, anche se
può persistere a temperatura ambiente.
Vediamolo più da vicino.