A cura dello Staff di ‘GiovaniNutrizionisti
– S.C.e.D.A. (Scienza, Dieta e Corretta Alimentazione)’
Natale o Capodanno, Pasqua o
Ferragosto, ponti vari o finesettimana… ogni occasione è buona per concedersi
qualche giorno di puro relax. Il nostro amato Belpaese offre, a tale scopo,
svariate mete dove poter godere di bellezze di vario genere, naturalistiche,
culturali, architettoniche, metropolitane… Ma anche in questo senso le tendenze
sembra stiano cambiando. Sempre più numerosi sono i pacchetti che agenzie o
tour operator propongono, in cui il punto cardine è uno solo: il benessere. (come fa questo portale turistico
riminese - http://www.info-alberghi.com/benessere/riviera-romagnola.php ).
Molto sensibile a questa inversione di rotta è l’Emilia Romagna (http://www.emiliaromagnaturismo.it/)
che ha attrezzato ad hoc le proprie strutture
alberghiere, al fine di concedere al turista una pausa in cui conciliare il
tempo libero con lo star bene. Il vero cult, attualmente, sembra essere
l’associare a questa ricerca del benessere psicofisico il piacere della tavola.
In molte strutture si sta, infatti, rivalutando la tradizionale cucina
regionale ricercando una rivisitazione in chiave moderna. Ed ecco che si mette
in scena uno spettacolo di gusti e colori su uno sfondo tutto salutistico.
In questa trattazione cammineremo
tra le terre della Romagna sedendoci a tavola a gustare piatti e prodotti
tipici, riguardati in versione ‘star bene’, e ci faremo coccolare dalle
pratiche rilassanti, consentendo, per un attimo, alla mente di spegnersi ed ai
sensi di accendersi…
La
cucina ed i piatti tradizionali – di Angela Arnone
La
cucina emiliana e romagnola, regione dove il cibo non è solo alimento, ha
conosciute tradizioni di eccellenza e qualità.
L’Emilia Romagna ha un'offerta alimentare diversificata e di pregio: è ricca di coltivazioni di grandi qualità come ulivi e vigneti, grano, mais, barbabietole, frutteti, erbe aromatiche, oltre ad orti botanici, stabilimenti per le lavorazioni alimentari famose come prosciutto, grana, oli, vini, miele e zuccheri che, come le anguille di Comacchio, il sale di Cervia, il pesce azzurro di cattolica, sono alcune tra le realtà più famose che la regione può mettere a disposizione per un'ampia informazione alimentare.
La Romagna è, quindi, rinomata per la ricchezza dei suoi piatti tradizionali.
L’Emilia Romagna ha un'offerta alimentare diversificata e di pregio: è ricca di coltivazioni di grandi qualità come ulivi e vigneti, grano, mais, barbabietole, frutteti, erbe aromatiche, oltre ad orti botanici, stabilimenti per le lavorazioni alimentari famose come prosciutto, grana, oli, vini, miele e zuccheri che, come le anguille di Comacchio, il sale di Cervia, il pesce azzurro di cattolica, sono alcune tra le realtà più famose che la regione può mettere a disposizione per un'ampia informazione alimentare.
La Romagna è, quindi, rinomata per la ricchezza dei suoi piatti tradizionali.
Ricordiamone
alcuni:
- la Piadina romagnola, gli ingredienti che rendono unica questa ricetta sono: farina di grano tenero, acqua, sale, strutto e/o olio di oliva, nessuna aggiunta di conservanti o di aromi artificiali o additivi di vario genere. La piadina, grazie alla sua velocità di preparazione e al prezzo di acquisto molto ridotto, si presenta come uno dei cibi da strada firmati Made in Italy più apprezzati sia nel nostro paese che all'estero;
- i tortellini bolognesi e i cappelletti modenesi, che sono un formato di pasta ripiena cotti in brodo di carne, preferibilmente di pollo. Il ripieno è a base di ricotta a cui possono essere aggiunti altri formaggi teneri ( caciotta o raveggiolo), parmigiano-reggiano grattugiato, noce moscata, uova crude e in alcune zone scorza di limone grattata;
- le Tagliatelle, la cui tradizione romagnola vuole che siano condite con il ragù alla bolognese, preparato con polpa di maiale, vitello e manzo, macinate e cucinate in un soffritto di burro, pancetta, aromi, tirate a cottura con brodo, vino rosso e salsa di pomodoro, e coperte di parmigiano. Questo condimento può anche essere sostituito da funghi di bosco, questi ultimi più salutari in quanto ricchi di nutrienti; i funghi, infatti, contribuiscono al buon funzionamento del nostro sistema immunitario, il loro apporto calorico non è elevato, sono considerati una buona fonte di sali minerali ( come potassio e fosforo), contengono lisina e triptofano (per quanto concerne le proteine), vi è la presenza di vitamine del gruppo B e di sostanze antiossidanti, considerate utili per la prevenzione di patologie tumorali o di malattie legate all'invecchiamento;
- i Patacucci, un tipo di pasta fatto con farina di frumento e farina di mais, accompagnata con i fagioli. Il piatto viene servito asciutto con i fagioli caldi, aggiungendo a piacere un po’ di parmigiano grattugiato e a chi piace un filo di olio piccante;
- lo Scalogno di Romagna, un tipo di cipolla della Palestina. Ricordiamo le proprietà benefiche della cipolla: essa è ricca di calcio, ferro e fosforo che risultano di grande aiuto contro la stanchezza fisica e mentale; vi sono poi zinco, sodio e potassio che mantengono i tessuti elastici ed il colorito sano. Non bisogna dimenticare le sostanze e disinfettanti che aumentano le difese immunitarie e proteggono l'organismo dai funghi cutanei. Contengono tutte le vitamine del complesso B, C ed È e la vitamina A. Molto importante è anche la glucochinina che le conferisce un'azione antidiabetica;
- i Piatti di anguilla e pesce azzurro del delta. Di quest'ultimo ricordiamo alcune proprietà benefiche: sono poco calorici, facilmente digeribili e ricchissimi di omega 3, che mantengono giovani le cellule e allontanano le malattie cardiovascolari;
- il Bracciatello, un tipico prodotto da forno preparato a base di farina e uova;
- il Castagnaccio, a base di farina di castagne, uvetta e pinoli, ottimo come spuntino;
- il Migliaccio, oggi poco diffuso, che si realizzava utilizzando come ingrediente principale il sangue suino cotto in padella con poco olio d'oliva; arricchito, poi, di zucchero, pinoli ed uvette ed infine guarnito con aroma di vaniglia o zucchero vanigliato.
Al
fine di una corretta alimentazione è bene dare la preferenza ai cibi il meno
possibile manipolati e usarli nella presentazione più simile a quella che ci è
offerta dalla natura. La cottura dei cibi facilita la digestione, ma spesso
distrugge le migliori componenti degli alimenti. È necessario, dunque,
scegliere con attenzione le cotture più adatte. Sono da preferire la cottura a
vapore, al forno, ai ferri o la lessatura, utilizzando per quest'ultima, il
liquido di cottura per la preparazione di minestre o altro.
I
prodotti tipici – di Andrea De Simone e Dominic Salamone
Mangiare
in modo salutare al giorno d'oggi, è diventata una vera e propria regola, nonché
necessità. Se si riesce poi ad unire la bontà e la genuinità dei prodotti
Romagnoli, allora si è certi di aver raggiunto l'accoppiata vincente!
Numerosissimi sono i prodotti peculiari che questa terra può offrirci. Come non parlare del Parmigiano Reggiano, noto formaggio DOP prodotto a Reggio Emilia e nell’area circostante. E’ considerato il re dei formaggi italiani e le sue origini sono antiche: sembra fosse conosciuto dagli Etruschi. E’ un formaggio semigrasso a pasta dura, cotta ed a lenta maturazione senza aggiunta di additivi e conservanti.
Numerosissimi sono i prodotti peculiari che questa terra può offrirci. Come non parlare del Parmigiano Reggiano, noto formaggio DOP prodotto a Reggio Emilia e nell’area circostante. E’ considerato il re dei formaggi italiani e le sue origini sono antiche: sembra fosse conosciuto dagli Etruschi. E’ un formaggio semigrasso a pasta dura, cotta ed a lenta maturazione senza aggiunta di additivi e conservanti.
Nel
Parmigiano-Reggiano si trova un’elevata quantità di sostanze nutritizie perché 1 Kg di formaggio si ottiene
da 16 Litri
del pregiatissimo latte della zona tipica, eccezionale per tenore di proteine e
vitamine e per ricchezza di fosforo e di calcio. Ha una forma cilindrica con
facce piane e il peso di ciascun pezzo varia da 24-40 Kg .
Per non parlare del Raviggiolo, formaggio PAT, prodotto nell’Appennino Tosco-Romagnolo. Prodotto con latte di pecora pastorizzato con l’aggiunta di fermenti lattici vivi, ricco di proteine e di lipidi.
Per non parlare del Raviggiolo, formaggio PAT, prodotto nell’Appennino Tosco-Romagnolo. Prodotto con latte di pecora pastorizzato con l’aggiunta di fermenti lattici vivi, ricco di proteine e di lipidi.
La
forma è vagamente rotonda e il peso varia da 800g a 1.4 Kg . La varietà di forme
è quasi equiparabile ai numerosi prodotti tipici locali !
Lo stesso Squacquarone, è un formaggio DOP. Per quanto riguarda il nome ( squacquerona o squaccherone) qualcuno dice che derivi dal nome sgangherato di cui ridevano e ancora oggi ridono i contadini romagnoli. Altri assicurano che così è stato chiamato per la sua morbidezza, visto che “squaqueron” ricorda il rumore prodotto dalle cose che si sciolgono. E’ un formaggio fresco prodotto da latte vaccino e ha una pasta molle di color bianco. Il sapore è dolce e delicato. Ha un contenuti di grassi che varia tra il 46% e il 55% e la forma dipende dal contenitore ,con un peso che varia da pochi etti ,fino a2
Kg .
Le denominazioni DOP e PAT, sono una garanzia dell'affidabilità dei prodotti agro-alimentari italiani. Senza contare i diversi prodotti ortofrutticoli con denominazioni D.O.C. e IGP.
Proprio l'olio di oliva Brisighella, ha ottenuto quest’ultimo riconoscimento, ed è prodotto principalmente nella cittadina medievale di Brisighella, circondata da bellissime colline ricoperte di oliveto. E’ inoltre un olio extravergine di oliva D.O.C.
Lo stesso Squacquarone, è un formaggio DOP. Per quanto riguarda il nome ( squacquerona o squaccherone) qualcuno dice che derivi dal nome sgangherato di cui ridevano e ancora oggi ridono i contadini romagnoli. Altri assicurano che così è stato chiamato per la sua morbidezza, visto che “squaqueron” ricorda il rumore prodotto dalle cose che si sciolgono. E’ un formaggio fresco prodotto da latte vaccino e ha una pasta molle di color bianco. Il sapore è dolce e delicato. Ha un contenuti di grassi che varia tra il 46% e il 55% e la forma dipende dal contenitore ,con un peso che varia da pochi etti ,fino a
Le denominazioni DOP e PAT, sono una garanzia dell'affidabilità dei prodotti agro-alimentari italiani. Senza contare i diversi prodotti ortofrutticoli con denominazioni D.O.C. e IGP.
Proprio l'olio di oliva Brisighella, ha ottenuto quest’ultimo riconoscimento, ed è prodotto principalmente nella cittadina medievale di Brisighella, circondata da bellissime colline ricoperte di oliveto. E’ inoltre un olio extravergine di oliva D.O.C.
Parlando
dei medesimi riconoscimenti, si deve necessariamente citare l' Asparago di
Altedo, prodotto nella pianura Bolognese. Nel 1923 alcuni agricoltori altedesi
andarono in Francia, a Nantes, e tornarono con precise nozioni tecniche
sull’asparago. Dopo alcuni di sperimentazioni iniziò la coltivazione intensiva
dell’ortaggio. Dopo la seconda guerra mondiale, l’asparago-coltura ha ripreso a
diffondersi, sono sorte numerose cooperative per la promozione e la
commercializzazione del prodotto.
Nei tempi più recenti, grande attenzione è stata data all'aspetto qualitativo dell'alimentazione, dal punto di vista nutritivo e di origine dei prodotti. Di fatti, un fenomeno che si sta espandendo a macchia d'olio, è quello dei prodotti biologici. Essi sono la garanzia di grande qualità e trattamenti eccellenti del bestiame e dei campi: uniscono la buona tavola, una cucina salutare, col rispetto dell'ambiente.
In questo senso parliamo di numerose specialità di insaccati e prodotti di salumeria Romagnoli.
Lo zampone di Modena e la mortadella di Bologna, sono l'essenza del trinomio di controllo, garanzia e qualità.
Il primo, è prodotto con un impasto di carni, rigorosamente suine, e raccolte in un involucro formato dalla zampa di maiale. Esso ha antichi origini , si parla addirittura di XVI secolo, durante l'assedio di Papa Giulio II a Mirandola.
La mortadella di Bologna dal suo canto, IGP, è un prodotto di salumeria dalla forma compatta e di consistenza non elastica, ottenuta da una miscela di carni di suino. La superficie al taglio deve essere vellutata, di colore rosa vivo uniforme .Il profumo è aromatico e leggermente speziato; il gusto è delicato, senza tracce di affumicatura. Classica la presenza di chicchi di pepe nero, che conferiscono notevole aromaticità.
Due le scuole di pensiero sul taglio: c'è chi la preferisce a cubetti e chi invece affettata sottilmente a macchina. In campo gastronomico, la mortadella entra quale ingrediente fondamentale nella preparazione dei tortellini, nella preparazione di involtini, polli ripieni o arrosti preparati con tacchino o vitello.
Insomma ,una regione che sa offrire prodotti gustosissimi, e che sanno unire palato e qualità, ad una produzione garantita e controllata.
Nei tempi più recenti, grande attenzione è stata data all'aspetto qualitativo dell'alimentazione, dal punto di vista nutritivo e di origine dei prodotti. Di fatti, un fenomeno che si sta espandendo a macchia d'olio, è quello dei prodotti biologici. Essi sono la garanzia di grande qualità e trattamenti eccellenti del bestiame e dei campi: uniscono la buona tavola, una cucina salutare, col rispetto dell'ambiente.
In questo senso parliamo di numerose specialità di insaccati e prodotti di salumeria Romagnoli.
Lo zampone di Modena e la mortadella di Bologna, sono l'essenza del trinomio di controllo, garanzia e qualità.
Il primo, è prodotto con un impasto di carni, rigorosamente suine, e raccolte in un involucro formato dalla zampa di maiale. Esso ha antichi origini , si parla addirittura di XVI secolo, durante l'assedio di Papa Giulio II a Mirandola.
La mortadella di Bologna dal suo canto, IGP, è un prodotto di salumeria dalla forma compatta e di consistenza non elastica, ottenuta da una miscela di carni di suino. La superficie al taglio deve essere vellutata, di colore rosa vivo uniforme .Il profumo è aromatico e leggermente speziato; il gusto è delicato, senza tracce di affumicatura. Classica la presenza di chicchi di pepe nero, che conferiscono notevole aromaticità.
Due le scuole di pensiero sul taglio: c'è chi la preferisce a cubetti e chi invece affettata sottilmente a macchina. In campo gastronomico, la mortadella entra quale ingrediente fondamentale nella preparazione dei tortellini, nella preparazione di involtini, polli ripieni o arrosti preparati con tacchino o vitello.
Insomma ,una regione che sa offrire prodotti gustosissimi, e che sanno unire palato e qualità, ad una produzione garantita e controllata.
Enologia e vini
tipici – di Vincenzo Catapano
Il
lavoro di generazioni e la genuinità della terra rendono la tradizione
enologica un vero e proprio patrimonio culturale e storico dell’Emilia-Romagna.
La
produzione vinicola romagnola vanta una vasta selezione di vini, tante vigne e
cantine che, per fornire un’immagine più competitiva sui mercati, lavorano su
etichette d’eccellenza, sinonimo di qualità che riconosce ai vini romagnoli le
famose sigle "DOC e DOCG".
La
prima, "Denominazione di origine controllata" fu assegnata al
Sangiovese di Romagna, famoso vino dal color rosso rubino, sapore secco e
amarognolo, e dal profumo delicato. Segue poi la Cagnina di Romagna, un rosso
dolce ma di corpo, i cui primi vitigni sembra siano stati importati dall'Istria al Ravennate dai Bizantini (forse ai tempi dell'Esarcato d'Italia). Un vino rosso
secco o amabile, tranquillo o vivace con più di 500 anni è il Bosco Eliceo
Fortana DOC, prodotto nelle province di Ferrara e Ravenna, portato da Renata di
Francia quando sposò Alfonso D'Este. Questo vino è uno dei pochi, se
non l'unico, che si sposa egregiamente con il brodetto d'anguilla di Comacchio,
e con i cibi grassi prodotti nella zona di coltivazione, quali salumi e
fritture di pesce.
Oltre a
soddisfare la nostra gioia e la nostra sete, il vino rosso consumato con
consapevolezza è un alimento ricco di preziosi elementi che fanno bene alla
salute. Secondo una ricerca dell' università di Siena i vini rossi analizzati
(tra cui il Gutturnio dell' Emilia Romagna) sono attivi contro l’Helicobacter
pylori, batterio che fenolo non flavonoide a cui è attribuita una
probabile azione antitumorale, antiinfiammatoria e di fluidificazione del sangue, che può
limitare l'insorgenza di placche trombotiche; la quercetina è invece un flavonoide, antiossidante naturale,
disintossicante e antiinfiammatorio.
provoca ulcere e che è fattore di rischio di carcinoma e linfoma gastrico. Inoltre sono state scoperte due molecole "proteggi organismo" contenute nella buccia dell' acino d' uva, quercetina e resveratrolo. Il resveratrolo è un
provoca ulcere e che è fattore di rischio di carcinoma e linfoma gastrico. Inoltre sono state scoperte due molecole "proteggi organismo" contenute nella buccia dell' acino d' uva, quercetina e resveratrolo. Il resveratrolo è un
Parliamo adesso del vino bianco, avente anch'
esso effetti positivi sulla salute.
Tra i
bianchi romagnoli più ricchi di fama troviamo il Colli di Rimini bianco DOC,
dal sapore asciutto e armonico, il Colli di Faenza Pinot bianco DOC, un bianco
intenso ma fresco e delicato, e il Bianco del Sillaro, un vino IGT (Indicazione
Geografica Tipica).
Secondo
uno studio tenuto dalle Università di Milano e di Pisa, sono state dimostrate
le basi molecolari della protezione cardiaca da vino bianco e inoltre la sua
capacità di attivare un enzima direttamente collegato all’allungamento della
vita, queste molecole sono dei segnalatori che entrano nel nucleo cellulare e
modulano il DNA, convincono i cardiomiociti a continuare la loro funzione.
L'
enologia romagnola non è solo produzione ma anche esposizione, sono numerosi
gli eventi e le manifestazioni eno-gastronomiche che mostrano le eccellenze
vinicole del territorio romagnolo, tra cui Giro di Vino, Ecologica 2013, e le
numerose feste, fiere e sagre eno-gastronomiche. Inoltre la cultura enologica
romagnola non si ferma solo nel nostro paese, infatti i vini dell'Emilia Romagna
sono stati presentati ed esposti a Hong Kong in occasione dell'Hong Kong
International Wine and Spirits Fair.
Concludiamo
infine con, forse, il più apprezzato dei vini romagnoli, l' Albana di Romagna,
vino con "Denominazione di origine controllata e garantita" DOCG, era
il 1300 quando Pier de’ Crescenzi segna una mappa qualitativa del vitigno
individuando le località in cui esso si esprimeva al massimo. Nel 1900 la
medesima operazione è ripetuta da Mariani Savelli del Regio Laboratorio Autonomo
di Chimica Agraria di Forlì. Può essere un vino dolce e fruttato, o un vino
secco o un passito vellutato dall' odore intenso e caratteristico.
Il
vino non è una semplice bevanda quotidiana ma è simbolo d' identità, capace di
donare gioia e salute.
"De ven bon s't'birè e' tu sangu
t'arnuvarì" - Chi buon vino beve il sangue rinnova.
Benessere
olistico – di Giuseppe Annunziata
Nel mondo ansiogeno e stressato in cui
viviamo, diventa, quanto meno, utile tentare un approccio più salutare alle
incombenze da affrontare nel nostro quotidiano. Da qui, si potrebbe partire con
un ampio excursus cultural-fisolofico circa il miglior modo per imbattersi
nella giungla della nostra società, al fine di minimizzare il più possibile gli
effetti dannosi delle valanghe di emozioni e sensazioni negative che ogni
giorno ci travolgono. Ma non è questo lo scopo di tale trattazione in cui ci
limiteremo a conoscere più nel dettaglio quelle pratiche o discipline che
strutture alberghiere o resort oggigiorno offrono al turista che vuole
associare al mero significato di vacanza una valenza più salutistica, così da
ricreare il binomio d’oltreoceano ‘free-time&wellness’. Portato in Europa
dagli Stati Uniti, e giunto in Italia pochi decenni or’sono, quello del
Benessere olistico è divenuto un vero e proprio stile di vita che si è
affermato nella società, toccando i ceti medio-alti e coinvolgendo varie fasce
di età. Ed ecco che, per rispondere a questa forte richiesta, in ogni città ci
si è attrezzati con Spa, Centri Benessere od anche singole attrezzature per
tali pratiche o discipline. Ma di cosa stiamo parlando, nella fattispecie? Le
attività che un gran numero di strutture romagnole offre sono varie,
guardiamole da vicino.
- Massaggio - Numerose sono le strutture alberghiere in Emilia che offrono ai propri ospiti sedute di massaggio praticate da personale altamente qualificato. Delle più varie forme e modalità, questa pratica aiuta nella distensione del corpo e della mente, mediante l’induzione di un progressivo rilassamento muscolare e nervoso, accompagnato da un fisiologico rilascio di endorfine e serotonina, mediatori chimici dello stato di benessere.
- Massaggio Ayurvedico – L’Ayurveda è una pratica terapeutica ampiamente diffusa nella medicina tradizionale indiana, che si pone l’obiettivo di aiutare a preservare lo stato di salute dell’organismo attraverso il ristabilirsi dei corretti equilibri psicofisici. Nello specifico, questo massaggio viene effettuato mediante l’utilizzo di oli tiepidi e pressioni lungo tutto il corpo, così da stimolare la circolazione del sangue.
- Massaggio Shiatsu – Questa modalità di massaggio, nata nel Giappone del VI secolo, consiste in una digitopressione effettuata sui punti di agopuntura, al fine di mettere in corretta circolazione il Qi, l’energia vitale, che scorre nei meridiani (canali energetici presenti in tutto il corpo) ed il cui eventuale ristagno diviene causa di disturbi e/o patologie. La tradizione orientale attribuisce a questo tipo di massaggio un elevato potenziale rilassante ed un aiuto nell’affrontare le alterazione della capacità autoimmune dell’organismo, causate da stress e depressione.
- Massaggio californiano – Nato intorno agli anni ’70 in California, questa tecnica si è ampiamente diffusa in Italia. Praticato con oli sulla pelle nuda, avvolgendo e modellando il corpo, questo massaggio dona rilassamento grazie alla stimolazione di particolari terminazioni nervose.
- Rilassamento – Molto sensibile a questo argomento, l’Emilia si è adeguata a tale tendenza creando strutture in cui venisse curato questo importante aspetto. Anche in questo caso, le tecniche praticabili sono numerose e proposte da personale qualificato. Una tra tante è il training autogeno che aiuta a ritrovare il rilassamento portando l’individuo a ridimensionare la propria percezione spazio-temporale con l’aiuto di una voce guida. Accanto a questo ne vanno menzionate pratiche derivanti dall’oriente come il rinomato yoga, trattamenti con cromoterapia, aromaterapia, cristalloterapia ed altre pratiche e discipline bioenergetiche che donano a chi le riceve benessere psico-fisico.
- Sauna, bagno turco, vasca idromassaggio, docce emozionali – Queste, e tante altre ancora, sono strutture di cui si sono abbondantemente dotati hotel e centri benessere nei quali il turista può rifugiarsi per qualche ora di rilassamento in suggestive location che riportano agli affascinanti scenari nordeuropei. Con l’ambiente caldo-umido ricreato in queste strutture è possibile, per altro, godere di innumerevoli benefici, soprattutto per la pelle.
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