Gli alimenti che giungono all'intestino,
subiscono una trasformazione prima che le varie componenti possano essere
assorbite. Si verificano, talvolta, condizioni patologiche che non consentono
il corretto assorbimento di tali componenti alimentari. Queste condizioni
possono essere correlate alla fase preparatoria degli alimenti, la digestione,
dunque ad un'incompleta scissione degli alimenti da causa gastrica,
pancreatica, biliare od intestinale e, pertanto, detta di maldigestione, oppure
strettamente legate all'inadeguato funzionamento della mucosa intestinale e,
per tale motivo, dette di malassorbimento, che si verificano quando la
digestione è adeguata. Per malassorbimento intestinale, dunque, s'intende un
difetto di assorbimento di sostanze nutritizie a livello dell'intestino tenue.
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sabato 22 febbraio 2014
martedì 18 febbraio 2014
Pisum Sativum, "pisello"
di Andrea De Simone
Il pisum sativum, chiamato
comunemente pisello, è una pianta della famiglia delle Papilionaceae .
Originari dell’ Asia Centrale e, molto probabilmente ,India, al giorno d’oggi
sono estremamenti diffusi in tutto il mondo, soprattutto in Europa e Cina (proprio
questi la coltivano da più di 4000 snni ).
La pianta è di tipo rampicante, annuale, è dotata di
uno stelo cilindrico particolarmente gracile e lungo sino a 3 m, sviluppa
foglie composte da tante paia di foglioline e intervallate sulla parte
terminale del fusto da elementi filiformi detti cirri, utilizzati per
avvinghiarsi ai sostegni. I semi, ovvero i piselli,
sono contenuti in numero variabile in un baccello, che si apre spontaneamente a
maturazione. Hanno forma sferica e superficie da liscia rugosa, colore verde o
tendente al giallastro. La varietà dai semi grinzosi produce semi più dolci.
Generalmente sono tre le tipologie di questa pianta,
classificata in base alla sua altezza. Di fatti abbiamo la varietà nana (50
cm), mezzarama (120 cm) e rampicante (200 cm). Le prime due, sono quelle
destinate al commercio orticolo. Ci sono delle varietà, dette taccole, il cui
baccello può essere mangiato oltre ai semi.
Parliamo subito dei valori nutrizionali. 100gr di piselli
freschi e crudi, apportano circa 50kcal , 6,5gr di carboidrati, 0,5gr di
grassi, 5,5gr di proteine e in media 6grammi di fibre.Una delle caratteristiche
principali dei piselli, a differenza di molti altri legumi, è il loro basso
contenuto di amido. Questa particolare caratteristica, permette la loro
assunzione anche a persone che soffrono di meteorismo o colite.
I piselli inoltre sono fonte di vitamine A, e del gruppo B (in primis B1, B2, B3, B5 e B6), C, E, K e J.
La presenza di elementi anti ossidanti, favorisce il rinforzo del sistema immunitario; l’ acido folico invece, ha una grande importanza dal punto di vista cardio vascolare, quindi vasi sanguigni e cuore. Chi consuma piselli infatti, può ridurre il contenuto di LDL (colesterolo “cattivo”). Essi aiutano inoltre a regolare il livello glicemico nel sangue.
La clorofilla presente in questa pianta, svolge un’importante funzione di produzione di globuli rossi.
Ultima ma non ultima, la presenza di Sali minerali (soprattutto in alcune specie e\o piselli secchi), ferro, zinco, magnesio in primis.. particolarmente indicati in caso di affaticamento.
Infine, il pisum sativum, contiene cosiddetti ormoni fitoestrogeni, simili agli ormoni estrogeni femminili, e pertanto validi alleati contro i primi sintomi della menopausa.
(fonte immagine: web)
I piselli inoltre sono fonte di vitamine A, e del gruppo B (in primis B1, B2, B3, B5 e B6), C, E, K e J.
La presenza di elementi anti ossidanti, favorisce il rinforzo del sistema immunitario; l’ acido folico invece, ha una grande importanza dal punto di vista cardio vascolare, quindi vasi sanguigni e cuore. Chi consuma piselli infatti, può ridurre il contenuto di LDL (colesterolo “cattivo”). Essi aiutano inoltre a regolare il livello glicemico nel sangue.
La clorofilla presente in questa pianta, svolge un’importante funzione di produzione di globuli rossi.
Ultima ma non ultima, la presenza di Sali minerali (soprattutto in alcune specie e\o piselli secchi), ferro, zinco, magnesio in primis.. particolarmente indicati in caso di affaticamento.
Infine, il pisum sativum, contiene cosiddetti ormoni fitoestrogeni, simili agli ormoni estrogeni femminili, e pertanto validi alleati contro i primi sintomi della menopausa.
(fonte immagine: web)
Ortoressia: Ossessione alimentare
di Vincenzo Catapano
"L' ortoressia è un ossessione alimentare che taglia fuori intere categorie di alimenti, e può provocare danni alla salute a lungo termine" questa è la definizione della Specialist Dietian Lucy Jones del British Dietetic Association.
È un disturbo alimentare presentato nel 1997, dal dietologo americano Steve Bratman, come psicopatologia.
È un disagio nervoso che porta a un' attenzione ossessiva per l' alimentazione e la scelta degli alimenti.
Mangiar sano è "assolutamente" positivo, fa bene al corpo e alla mente, ma portato all' estremismo e fatto diventare un' ossessione, affiancato dalla paura di ingrassare o di avere problemi alla salute, può diventare l' opposto. L' ortoressia può essere paragonata ad anoressia e bulimia con la differenza del fattore quantità/qualità, mentre per anoressia e bulimia il problema è la quantità di cibo assunto, per l' ortoressia il problema è la qualità dei cibi assunti. L' ortoressico diventa un maniaco ossessionato dalla paura della contaminzione, diventando così ipocondriaco se mangia cibi per lui non salutari. Si diventa, quindi, ansiosi e severi, al punto di eliminare drasticamente cibi per paura che facciano ingrassare, con la conseguenza di non mangiare più per il piacere di farlo.
L' ortoressia non è ancora riconosciuta come patologia dalla comunità scientifica, ma è stata più volte proposta come tale; sono molti gli enti di ricerca e le associazioni scientifiche che prendono in seria considerazione questo disagio sempre più in sviluppo.
Le cause di questo disturbo alimentare sono spesso la ricerca di un modello sociale, il perfetto rapporto tra bellezza-salute-autostima, pensando che il cibo sia l' unico rimedio possibile.
Ricordiamo che il cibo non è un veleno, e che la giusta chiave è l' equilibrio, la moderazione; una corretta nutrizione assicura esiti positivi sulla salute ma non deve limitare i piaceri della vita.
(fonte immagine: web)
"L' ortoressia è un ossessione alimentare che taglia fuori intere categorie di alimenti, e può provocare danni alla salute a lungo termine" questa è la definizione della Specialist Dietian Lucy Jones del British Dietetic Association.
È un disturbo alimentare presentato nel 1997, dal dietologo americano Steve Bratman, come psicopatologia.
È un disagio nervoso che porta a un' attenzione ossessiva per l' alimentazione e la scelta degli alimenti.
Mangiar sano è "assolutamente" positivo, fa bene al corpo e alla mente, ma portato all' estremismo e fatto diventare un' ossessione, affiancato dalla paura di ingrassare o di avere problemi alla salute, può diventare l' opposto. L' ortoressia può essere paragonata ad anoressia e bulimia con la differenza del fattore quantità/qualità, mentre per anoressia e bulimia il problema è la quantità di cibo assunto, per l' ortoressia il problema è la qualità dei cibi assunti. L' ortoressico diventa un maniaco ossessionato dalla paura della contaminzione, diventando così ipocondriaco se mangia cibi per lui non salutari. Si diventa, quindi, ansiosi e severi, al punto di eliminare drasticamente cibi per paura che facciano ingrassare, con la conseguenza di non mangiare più per il piacere di farlo.
L' ortoressia non è ancora riconosciuta come patologia dalla comunità scientifica, ma è stata più volte proposta come tale; sono molti gli enti di ricerca e le associazioni scientifiche che prendono in seria considerazione questo disagio sempre più in sviluppo.
Le cause di questo disturbo alimentare sono spesso la ricerca di un modello sociale, il perfetto rapporto tra bellezza-salute-autostima, pensando che il cibo sia l' unico rimedio possibile.
Ricordiamo che il cibo non è un veleno, e che la giusta chiave è l' equilibrio, la moderazione; una corretta nutrizione assicura esiti positivi sulla salute ma non deve limitare i piaceri della vita.
(fonte immagine: web)
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