Il caldo favorisce lo sviluppo dell'obesità e del diabete: questa è una teoria formulata da ricercatori guidata da Salvatore Cinti dell'università di Ancona. Nel corpo umano esistono 2 tipi di tessuti adiposo: bianco e bruno.
Il tessuto adiposo è una varietà di tessuto connettivo che ha funzioni trofiche e meccaniche. Nell'uomo, forma uno strato quasi continuo sotto la pelle, soggetto a variazioni quantitative in rapporto, età, sesso e ai fattori costituzionali. Nelle donne il pannicolo è più sviluppato che nel maschio. E' presente negli interstizi dei vari organi e in alcune regioni (Guance, logge renali, orbite) costituisce accumuli ben delimitati, che hanno importanza nel plasmare la forma della regione o nella protezione dei vari organi.
E' costituito da adipociti, cellule vescicolese nelle quali il tuo citoplasma è ridotto a un esile velo, che racchiude un nucleo di forma appiattita, e forma una goccia di grasso. Gli adipociti sono deputati alla lipogenesi (formazioni e immagazzinamento dei trigliceridi) e la lipolisi. La lipogenesi ha luogo dai lipidi circolanti e dal glucosio, la cui utilizzazione è favorita dall'insulina. La lipolisi, scissione dei trigliceridi in acidi grassi liberi e glicerolo ( che vengono immessi in circolo) è favorita da ormoni steroidei , dalle cotacolamine, dal somatotropo e ostacolata dall'insulina. trabecole assai fine di tessitura fascicolare suddividono il tessuto adiposo in lobi e lobuli. Fra i suoi costituenti chimici prevalgono agli esteri triglicerici degli acidi oleico, stearico, palmitico e margarico.
Il tessuto adiposo bianco è caratterizzato da cellule di grandi dimensioni in grado di occupare una notevole quantità di trigliceridi, che si riuniscono a formare una grossa goccia lipidica. La fluidità di questa goccia è garantita dalla temperatura interna più alta del punto di fusione dei lipidi in essa contenuta. Gli adipociti bianchi non sono dei semplici serbatoi di grasso, ma cellule metabolicamente attive, in grado di sintetizzare e immagazzinare trigliceridi. Le stesse cellule sono capace di idrolizzare questi trigliceridi e riversare il glicerolo e gli acidi grassi nel sangue. Gli adipociti hanno anche la capacità di convertire l'eccesso di glucosio in trigliceridi di riserva. Inoltre svolge il ruolo di ammortizzatore meccanico, isolante termico e produttore di ormone e sostanze biologicamente attive (adipochine) tra cui la leptina, l'adinopectina, interleuchina 6 ed il il fattore di necrosi tumorali alfa. Il più attivo dal punto di vista endocrino è quello addominale.
Il ruolo svolto dal tessuto adiposo bruno è diverso rispetto a quello bianco. Sono cellule di diverse dimensioni, il cui colore scuro è dovuto all'elevato numero di citocromi contenuto nei numerosi mitocondri.
Gli adipociti bruni presentano piccole gocce di trigliceridi, dette vacuoli lipidici. Il ruolo funzionale del tessuto adiposo bruno è quello di degradare gli acidi grassi che viene utilizzato in abbassamento della temperatura corporea.
Se l'organismo soffre di ipotermia, gli adipociti bruni rispondono andando a mobilitare i propri trigliceridi, dal cui catabolismo si libera energia dissipabili sotto forma di calore.
Questo fenomeno è chiamato termogenesi senza brivido, per distinguerlo al classico brivido ( contrazione muscolare involontaria indirizzata alla produzione di calore). La cellule adiposa bruna, che è la cellula dell'organismo più ricca di mitocondri, contiene una proteina mitocondriale, detta, UCP-1 (proteina disaccoppiante), che è il vero e proprio marker di questo adipocita ed interviene nella termogenesi. E' dotato di una ricca innervazione simpatica che lo rende sensibile all'attività delle catecolamine, ormoni secreti in risposta a stress psicofisici acuti.
Il tessuto adiposo bruno, non si attiva solo in risposta all'abbassamento della temperatura, ma anche di eccessivo introito calorico nella dieta. In teoria questo fenomeno, basato sulla dispersione del surplus calorico sotto forma di calore, dovrebbe garantire l'omeostasi del peso corporeo, indipendentemente dagli eccessi elementari.
La ridotta presenza di adipociti bruni in un individuo adulto sembra essere uno dei meccanismi patogenetici dell'obesità. Secondo ulteriori studi, il tessuto adiposo bianco può essere convertito in bruno e viceversa. Il tessuto adiposo bruno, non è costante nella sua popolazione cellulare, ma si espande e ristringe al bisogno. questo è dovuto all'iperplasia e a quei fenomeni di conversioni degli adipociti bianchi in scuri. La scoperta di questi meccanismi apre le porte a futuri trasporti terapeutici nel trattamento dell'obesità: in linea teorica, infatti, per sconfiggerla sarebbe utile aumentare il numero di adipociti bruni, cosa utile nella prevenzione del diabete.
fonte immagine: web
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