La
Calendula è una pianta officinale molto utilizzata in diversi rami della
Medicina naturale, tra cui Fitoterapia ed Omeopatia. Si presenta con
infiorescenze di colore giallo arancio, molto appariscenti e dal profumo
molto gradevole e particolare.
Curiosità: gli
Egizi consideravano la Calendula una pianta capace di far ringiovanire. Gli
Indù ne ornavano i templi. Persiani e Greci ne utilizzavano i petali per
decorare i cibi. La tradizione vuole che, se al mattino i fiori di Calendula
rimangono chiusi, molto probabilmente pioverà!
Habitat: la
Calendula cresce spontaneamente in Italia e viene difficilmente coltivata a
scopo ornamentale. Le sue origini sono essenzialmente europee, nordafricane e
dell’Asia occidentale. Come pianta selvatica, la Calendula, si trova un po’
ovunque, ma soprattutto lungo i cigli delle strade assolate o nei campi aperti.
In Italia è molto diffusa nel Meridione.
Coltivazione
·
Semina: la
Calendula va solitamente coltivata come biennale, effettuando la semina a marzo
(per ottenere la fioritura estiva), o a settembre-ottobre (per ottenere quella
invernale), direttamente a dimora, in vasi larghi. Se si abita in zone dal
clima molto rigido, è conveniente coprire il vaso con un’artigianale serra
(creata con un semplice foglio di plastica), almeno fino al tempo della
germinazione. Trattandosi di una specie annuale o biennale, è possibile
moltiplicarla unicamente per seme, ricordandosi di coprire i semi con un
centimetro di composta.
·
Fioritura: il
periodo della fioritura è a cavallo tra il mese di maggio e quello di novembre.
I fiori sono grossi capolini di colore arancione o giallo che contengono dei
pigmenti talvolta usati come coloranti al posto dello zafferano.
·
Esposizione alla luce: cresce
bene sia a pieno sole che a mezz’ombra.
·
Concimazione: questa
pianta non ha particolari esigenze per ciò che riguarda il terriccio,
l’importante è che non sia troppo compatto e che il vaso sia dotato di un
efficace sistema di drenaggio dell’acqua in eccesso. E’ sufficiente il comune
terriccio da giardino, ben drenato. Concimare prima della fioritura. Poco prima
che cominci la fioritura, somministrare del concime liquido misto e di pronto
effetto contro parassiti, ruggine e larve.
·
Annaffiatura: se
la pianta è rivolta al pieno sole, bisognerà innaffiarla tutti i giorni; se è
collocata a mezz’ombra sarà sufficiente ogni due.
·
Malattie e parassiti: può
essere colpita dal mal bianco, dalla ruggine e dalle nottue.
·
Trapianto: in
primavera od in autunno.
·
Adattabilità: se
coltivata in giardino, tende a disseminarsi spontaneamente.
Parti utili: a scopo medicinale, della Calendula si utilizzano in particolare i fiori. Per ottenere una spremuta fresca, però, si lavorano anche foglie e gambo, ma non la radice.
Principi attivi: la
Calendula è ricca di principi attivi che ne fanno di questa pianta un ottimo
rimedio contro molti disturbi. Tra i principi attivi si annoverano: oli
essenziali, che conferiscono il tipico profumo ed hanno una
potente azione antinfiammatoria, principi amari, resine, acidi
grassi, acido salicilico, saponina, carotenoidi, tra
cui la calendulina, triterpeni pentaciclici, flavonoidi, polisaccardi
immunostimolanti, fitosteroli e mucillagini.
Proprietà curative: coleretica,
colagoga, antisettica, antimicrobica, antivirale, antinfiammatoria, diuretica,
cicatrizzante, emmenagoga, depurativa ed aiuta la sudorazione.
Indicazioni terapeutiche: per
le sue proprietà antinfiammatorie ed anticoagulanti , è ottima in caso di ferite
infiammate o purulente, bruciature ed eritemi. Indicata anche per ipertensione
arteriosa, digestione difficile, mal di gola, acne, afte, gengivite, herpes,
punture di insetti, orticaria. Può, ancora, essere utilizzata per stati
influenzali, tosse e raffreddore (decotto) – dolori mestruali,
febbre, ulcere e irritazioni cutanee (infuso) – aiutare la
cicatrizzazione di piaghe, piccole ferite o Herpes Zoster (succo e
fiori della pianta applicati al naturale o sottoforma di olio e pomata) – mal
di denti e nevralgie (risciacqui con vino alla calendula) – pelle
secca, screpolature, dermatosi eritematose, geloni, calli, verruche (uso
topico).
Applicazioni
·
Tisana: versate
1-2 cucchiaini di petali essiccati in 1/4 l di acqua bollente. Lasciate in
infusione per 10 minuti e poi filtrate. Berne una tazza calza 1-2 volte al
giorno addolcendo con un po’ di miele.
·
Decotto: fate
bollire 1 cucchiaino i fiori essiccati in 2.5 dl di acqua per qualche attimo e
lasciate riposare per 10 minuti, quindi filtrate e bevetene 2 tazze al giorno a
digiuno, addolcendo on un po’ di miele, per combattere catarro, tosse, febbre e
stati influenzali.
·
Compressa: immergete
una compressa di garza o cotone nell’infuso ed applicate sulla parte dolente.
Ottimo per far rimarginare le ferite ed in caso di irritazioni cutanee.
·
Pomata: è
possibile acquistarla in farmacia o erboristeria, oppure si può fare in casa
aggiungendo alcune gocce di olio essenziale di calendula ad una crema base per
la pelle. Usatela su tagli e screpolature.
·
Spremuta: spremete
la la pianta intera, tranne la radice, e mettete il succo direttamente su
verruche, calli o altre ferite a livello della pelle.
(tratto da: Living on Air Magazine di Giuseppe Annunziata)
fonte immagine: web
Bibliografia
– C. Di Stanislao, O. Iommelli, L. Giannelli, G. Lauro - “Fitoterapia comparata” – Massa Editore
- “Enciclopedia della Fitoterapia” – Ed. Riza
- “Erbe buone per la salute” – Ed. Giunti Demetra
- “Guida alla Medicina Naturale” – Ed. Selezione
- C. Monti – “Le erbe aromatiche e le spezie. Cucina, salute e bellezza” – Ed. Xenia
- “Natura&Salute” – Ed. De Agostini
- “I miei fiori e le mie piante” – Alberto Peruzzo Editore
– C. Di Stanislao, O. Iommelli, L. Giannelli, G. Lauro - “Fitoterapia comparata” – Massa Editore
- “Enciclopedia della Fitoterapia” – Ed. Riza
- “Erbe buone per la salute” – Ed. Giunti Demetra
- “Guida alla Medicina Naturale” – Ed. Selezione
- C. Monti – “Le erbe aromatiche e le spezie. Cucina, salute e bellezza” – Ed. Xenia
- “Natura&Salute” – Ed. De Agostini
- “I miei fiori e le mie piante” – Alberto Peruzzo Editore
Nozioni ed informazioni fornite in questa rubrica hanno fine esclusivamente illustrativo e non permettono di acquisire l’esperienza necessaria per il loro utilizzo. Questa rubrica, pertanto, conserva solo l’intento di diffondere la pratica delle terapie naturali, senza tentare di offrire un consulto medico o di sostituirsi all’opinione di uno specialista!
A CIASCUN PROPRIA FATICA!
SDeCA non è responsabile di eventuali danni conseguenti alla lettura ed utilizzo dei suoi contenuti
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