I frutti di bosco fanno bene alla salute e al cuore. A darne
la conferma è uno studio tenuto dalla "Harvard School of Public Health" di Boston, secondo il
quale i frutti di bosco hanno un ruolo di protezione nei confronti degli
attacchi cardiaci. Mangiando frutti di bosco due o tre volte alla settimana si
riduce il rischio di attacco cardiaco di circa del 30% , soprattutto nelle
donne. Inoltre questi frutti, ricchi di polifenoli, flavonoidi e acidi
fenolici, consentono di prevenire il cancro, evitare infezioni all'intestino e
rallentare l' invecchiamento.
- La Fragaria vesca, o più comunemente fragola di bosco, contiene calcio, ferro, fosforo, iodio, acido salicilico e vitamina C. Ha proprietà depurative e diuretiche, e come erba medicinale è usata per alleviare disturbi gastrointestinali.
- L' amareno, Prunus cerasus, è ricco di vitamina B e C ed è un forte diuretico, impiegato come medicinale per insufficienza renale e cistite.
- Il mirtillo nero è indicato per la circolazione del sangue, per miopia e retinopatia, e contro il diabete. Contiene vitamine A, B e C, acidi organici, zuccheri, antocianine e mirtillina.
- Il lampone, Rubus idæus, è anch' esso usato come diuretico e colagogo, permettendo così il corretto funzionamento del fegato. Utile in gravidanza per tonificare i muscoli dell' utero e aiutare le contrazioni.
- La pianta di sambuco è velenosa, ma non i suoi fiori e frutti, i quali hanno proprietà medicinali-erboristiche e sono usati nella cura di febbre, bronchiti, tosse e infezione del sistema respiratorio.
- La mora, frutto del rovo, è un ottimo nutriente che presenta vitamina B, vitamina C e vitamina K, fibra alimentare, manganese, acidi grassi omega-3 e omega-6. Sono inoltre stati isolati tre nuovi antroni, tra i quali il rubantrone A che ha proprietà antimicrobica contro staphylococcus aureus.
- L'ossilococco, anche conosciuto con il nome di cranberry, è impiegato per la prevenzione e per la cura di infezioni delle vie urinarie.
- Il ribes nero stimola le ghiandole surrenali a produrre cortisolo, è infatti usato in campo fitoterapeutico e gemmoterapeutico per reagire a infiammazioni e malattie cutanee.
Ma ATTENZIONE!!! Secondo i recenti
controlli del Ministero della Salute aumentano i rischi di contaminazione del
virus Epatite A per il consumo di frutti di bosco surgelati o congelati. Sono
stati, infatti, ritirati dal commercio alcuni prodotti relativi ai frutti di
bosco surgelati. I prodotti analizzati provengono da paesi terzi, quali Serbia,
Romania, Ucraina, Bulgaria e Canada, destinati poi a confezionamento e
distribuzione in Italia. L' Epatite A è un' infezione che colpisce il fegato, i
sintomi sono febbre, nausea, forte stanchezza e la comparsa dell'ittero (un
colorito giallognolo della pelle e degli occhi). Lavare il prodotto può
diminuire la contrazione del virus, ma l' eliminazione del virus è data
soltanto dalla cottura del prodotto. Il Ministero della Salute, infatti,
consiglia di consumare i frutti di bosco dopo la cottura, facendoli bollire a
100° per due minuti, e i produttori sono tenuti a mettere un bollino rosso con
l' obbligo di cottura.
Non dimentichiamo, però, che il
consumo dei frutti di bosco naturali, e ben controllati, aiuta a prevenire
tante patologie, sono fonte di giovinezza e favoriscono il buon umore.
(fonte immagini: web)
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