L' anoressia e la bulimia sono due importanti
disturbi del comportamento alimentare. L' anoressia è la mancanza o diminuzione
dell'appetito, mentre la bulimia è un problema che porta ad ingerire un
eccesso di cibo per poi riuscire a non metabolizzarlo, mediante vomito autoindotto ed altri metodi. Le cause scatenanti possono derivare da patologie cliniche, da
assunzione di sostanze, spesso psicostimolanti, ma anche da un disagio
neurologico.
Le ultime ricerche hanno dimostrato l' esistenza di
una centralina in grado di accendere e spegnere l' interesse per il cibo. La
sede di queste funzioni è sita in una regione del cervello, chiamata nucleo del
letto della stria terminale (bnst), posta tra l' ipotalamo e il corpo
amigdaloideo. La ricerca, effettuata su topi di laboratorio geneticamente
modificati, ha portato alla scoperta di neuroni che sono stati attivati dopo
esser stati colpiti artificialmente da una luce emessa da fibre ottiche. Questi
neuroni sono attivi proprio mente mangiamo, inibendo così l' ipotalamo
laterale. Questa rete di neuroni, studiata dai ricercatori dell' università del
Nord Carolina, quando è attiva invoglia a mangiare anche se si è sazi, e quando
è spenta porta a tralasciare l' interesse per il cibo anche se si è affamati.
Grazie a queste ricerche è stata confermata la base
neurologica dei disturbi alimentari, siamo quindi più vicini a un futuro fatto
di nuove soluzioni e nuove terapie.
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