di Vincenzo Catapano
"L' ortoressia è un ossessione alimentare che taglia fuori intere categorie di alimenti, e può provocare danni alla salute a lungo termine" questa è la definizione della Specialist Dietian Lucy Jones del British Dietetic Association.
È un disturbo alimentare presentato nel 1997, dal dietologo americano Steve Bratman, come psicopatologia.
È un disagio nervoso che porta a un' attenzione ossessiva per l' alimentazione e la scelta degli alimenti.
Mangiar sano è "assolutamente" positivo, fa bene al corpo e alla mente, ma portato all' estremismo e fatto diventare un' ossessione, affiancato dalla paura di ingrassare o di avere problemi alla salute, può diventare l' opposto. L' ortoressia può essere paragonata ad anoressia e bulimia con la differenza del fattore quantità/qualità, mentre per anoressia e bulimia il problema è la quantità di cibo assunto, per l' ortoressia il problema è la qualità dei cibi assunti. L' ortoressico diventa un maniaco ossessionato dalla paura della contaminzione, diventando così ipocondriaco se mangia cibi per lui non salutari. Si diventa, quindi, ansiosi e severi, al punto di eliminare drasticamente cibi per paura che facciano ingrassare, con la conseguenza di non mangiare più per il piacere di farlo.
L' ortoressia non è ancora riconosciuta come patologia dalla comunità scientifica, ma è stata più volte proposta come tale; sono molti gli enti di ricerca e le associazioni scientifiche che prendono in seria considerazione questo disagio sempre più in sviluppo.
Le cause di questo disturbo alimentare sono spesso la ricerca di un modello sociale, il perfetto rapporto tra bellezza-salute-autostima, pensando che il cibo sia l' unico rimedio possibile.
Ricordiamo che il cibo non è un veleno, e che la giusta chiave è l' equilibrio, la moderazione; una corretta nutrizione assicura esiti positivi sulla salute ma non deve limitare i piaceri della vita.
(fonte immagine: web)
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