venerdì 19 dicembre 2014

Sovrappeso e obesità, tutta colpa del gene FTO

A quanti di voi è capitato di chiedersi “Perchè certe persone possono mangiare di tutto senza ingrassare, mentre io devo stare perennemente a dieta?” Il colpevole potrebbe essere il gene FTO (Fat Mass and Obesity Associated gene), noto anche come gene dell’obesità.
La crescente attenzione nei confronti della correlazione dieta-genotipo, concetto chiave delle nutrigenomica, ha portato infatti alla scoperta di numerosi geni coinvolti nel problema del sovrappeso; tra le scoperte più importanti vi è appunto quella del gene FTO. 

Questo gene è stato scoperto nel 2007, attraverso una meta analisi condotta su 39000 individui. Analizzando i dati ottenuti si è scoperto che il 16% delle persone omozigoti per la variante genica rs993929 del gene FTO avevano in media 3 kg in più rispetto a chi non possedeva nessuna copia di questa variante. (A Common Variant in the FTO Gene Is Associated with Body Mass Index and Predisposes to Childhood and Adult Obesity, Science, April 2007).
Lo studio è partito dall'osservazione che vi è una stretta correlazione tra obesità e diabete mellito, e dall'ipotesi che le variazioni che causano l'obesità possano anche predisporre all'insorgere della malattia.

All'interno del progetto WTCCC (Welcome Trust Case Control Consortium), è stato svolto uno studio dell’intero genoma che confrontava 1924 pazienti inglesi con diabete mellito con 2938 pazienti inglesi di controllo per 490,032 SNPs (polimorfismi) ed è stato dimostrato che i SNPs nella regione del gene FTO sul cromosoma 16 erano strettamente associati con il diabete mellito tramite un aumento dell'IMC, come confermato dal fatto che la correlazione diabete-FTO era eliminata da miglioramenti dell'IMC.

Successivamente è stata studiata la correlazione tra varianti del gene FTO e rischio di obesità in 19,424 adulti europei di età media compresa tra i 28 e i 74 anni e con un IMC da 22,7 a 27,2 kg/m2 e in 10,172 bambini europei dai 7 ai 14 anni con un IMC tra 16,1 e 19,2 kg/m2.

In tutti gli adulti è stato rilevato che l'allele A di rs9939609 associato al diabete era correlato con un aumento dell'IMC; in entrambi gli studi i portatori di 2alleli A avevano un IMC > degli individui eterozigoti.

A questo punto è stato confrontato se la presenza del SNP rs9939609 favorisse lo sviluppo di una condizione di obesità e sovrappeso, piuttosto che una condizione di normopeso. In tutti gli studi l'allele A era associato ad un maggior rischio di essere in sovrappeso/obesi.

Infine gli studiosi hanno preso in esame a quale età si manifestasse l'associazione tra il SNP rs9939609 e l'aumento dell'IMC. Per farlo hanno preso in analisi due gruppi, uno di 7477 bambini inglesi dell' Avon Longitudinal Study of Parents and Children (ALSPAC) di età compresa tra i 7 e gli 11 anni e uno di 4320 bambini del nord della Finlandia di 14 anni.

Ne hanno concluso che la variante non è associata con cambiamenti nella crescita fetale ma con cambiamenti nell'IMC a partire dall'età di 7anni, cambiamento che persiste poi nell'adolescenza e nell'età adulta.

Tramite i risultati ottenuti da un altro studio (The Obesity-Associated FTO Gene Encodes a 2-Oxoglutarate-Dependent Nucleic Acid Demethylase, SCIENCE, NOVEMBER 2007) si ipotizza che il gene FTO possa agire o regolando la trascrizione dei geni coinvolti nel metabolismo tramite demetilazione di acidi nucleici o interferendo con l’attività degli enzimi riparatori di acidi nucleici; questo perchè ci sono ricerche che dimostrano che interruzioni nei processo di riparazione del genoma portano a obesità e sindrome metabolica.

Cosa fare dunque se si ha il gene?

Due studi pubblicati quasi contemporaneamente su Plos Medicine e sul Journal of Nutrition offrono due soluzioni per contrastare gli effetti del gene FTO.

In primo luogo è stata evidenziata una correlazione tra attività fisica e effetti del gene; è stato dimostrato che il rischio di obesità dovuta al gene è attenuato del 27% negli adulti che svolgono attività fisica. (Physical Activity Attenuates the Influence of FTO Variants on Obesity Risk: A Meta-Analysis of 218,166 Adults and 19,268 Children, Plos medicine, November 2011)

I ricercatori hanno poi cercato di individuare se vi fosse una correlazione tra fattori nutrizionali ed effetti del gene FTO.

É stato rilevato che il consumo di cibi contenenti molti acidi grassi saturi, come ad esempio latticini o insaccati, sembra avere un forte impatto nell'associazione tra IMC e FTO nella popolazione americana. (A high intake of saturated fatty acids strengthens the association between the fat mass and obesity-associated gene and BMI,  Journal of nutrition, December 2011)

Fonte immagine: web

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