Phyllanthus niruri - volg. Spaccapietre |
Questa stessa teoria può essere applicata anche a numerosi alimenti, la cui forma ricorda proprio quella degli organi su cui agiscono con l'attività farmacologica. Guardiamo insieme quali.
- Noci secche: la loro forma ricorda quella del cervello, con emisferi, cervelletto e neo-corteccia. Le noci secche conservano un'importante proprietà per il miglioramento delle funzioni cerebrali.
- Funghi: tagliati a metà ricordano la forma di un orecchio umano. Migliorano l'udito grazie alla presenza di vitamina D, fondamentale per la salute delle ossa, soprattutto per quelle interne all'orecchio, responsabili della trasmissione dei suoni.
- Fagioli: la loro forma ricorda quelle del rene, la cui funzione è assicurata proprio da principi attivi presenti in questi legumi.
- Carote: una sezione trasversale di questo ortaggio ricorda l'occhio umano, con iride, pupilla e linee radianti. Una delle più importanti capacità della carota è quella di aumentare il flusso di sangue agli occhi, offrendo beneficio all'intero sistema visivo.
- Uva: i suoi grappoli somigliano agli alveoli polmonari. Le proprietà di questo frutto agiscono proprio a livello del sistema respiratorio, riducendo il rischio di cancro polmonare ed enfisema. Nei semi dell'uva, inoltre, sono contenute proantocianidine in grado di arginare i gravi effetti dell'asma da allergia.
- Radice di zenzero: la sua forma ricorda quella dello stomaco. Da millenni, i Cinesi adoperano questa radice per facilitare la digestione, curare la nausea e la cinetosi.
Fonte:
- Fonte originale: richardcassaro.com
- tanogabo.it
- http://pianetablunews.wordpress.com/
Fonte immagini: web
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