Il
cioccolato è un alimento derivato dai semi dell’albero del cacao. Va data
particolare attenzione al cioccolato fondente, che a differenza di quello al
latte o bianco, è ricco di flavonoidi.
Questi ultimi sono degli antiossidanti presenti nei cibi di origine vegetale,
quali tè, vino rosso, frutti di bosco e via dicendo. Tanto maggiore è la percentuale di cacao
contenuta nel cioccolato, tanto maggiore è la presenza di flavonoidi in esso
presenti. Il cioccolato fondente è dunque utile per la salute, non a caso, molti
studi ne hanno dimostrato le virtù; bisogna però porre attenzione a ciò che si
compra dato che alcune tavolette potrebbero non contenere affatto flavonoidi.
E’ quindi importante scegliere un cioccolato con un contenuto di cacao pari o
superiore al 65%, aumentando poi gradualmente tale percentuale.
Uno
studio del 2003 promosso dall’Istituto Nazionale Ricerca per gli Alimenti e la
Nutrizione (Inran) di Roma, sostiene che il cioccolato fa bene al cuore; in
particolar modo quello fondente, aumenta del 20% le concentrazioni di
antiossidanti nel sangue, ma ne perde il suo effetto se accompagnato da un
bicchiere di latte, perchè quest’ultimo fa diminuire gli effetti positivi e
cardioprotettivi in quanto cattura le epicatechine, flavonoidi che hanno un
elevato potere antiossidante. Secondo Roberto Corti dell’Università di Zurigo,
il cioccolato fondente può ritardare l’indurimento delle arterie in coloro che
fumano, limitando il rischio di malattie cardiache anche gravi. Lo studio è
stato pubblicato sulla rivista “Heart”.
Uno
dei più grandi studi mai condotti fino ad ora su un campione di adolescenti ha
rilevato che al crescere del consumo di cioccolato diminuisce il grasso
superfluo distribuito su tutto il corpo, in particolare quello presente
sull'addome. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nutrition (Association
between chocolate consumption and fatness in European adolescents - doi: 10
1016 / j nut 2013 07 011).
Manuel
J. Castillo, coordinatore dello studio, spiega che dai dati raccolti si è
scoperto che, indipendentemente dall'attività fisica svolta e dalla dieta
seguita dai giovani, al crescere del consumo di cioccolato si rilevava una
minor presenza di grassi totali distribuiti sul corpo. I risultati sono frutto
di un'indagine che ha analizzato i dati 1458 adolescenti europei, con un'età compresa
tra i 12,5 e i 17,5 anni, coinvolti nello studio prospettico HELENA (Healthy
Lifestyle in Europe by Nutrition in Adolescence).
Prendendo
in considerazione i valori ricavati con la bioimpedenziometria (una delle
metodiche più precise e veloci per la valutazione della composizione
corporea),l’Indice di massa corporea (IMC o BMI), il girovita, ecc., il tipo di
alimentazione e l'attività fisica svolta, si è scoperto che all'aumentare del
consumo di cioccolato si registrava una diminuzione dei grassi. Secondo gli
esperti il motivo è da ricercarsi in particolari antiossidanti presenti nel
cioccolato, le catechine. Queste sostanze, oltre a compensare il contenuto
calorico del cioccolato, contribuirebbero a migliorare il metabolismo generale.
Questi,
insieme a molti altri studi, hanno quindi dimostrato che i flavonoidi contenuti
nel cioccolato fondente proteggono le arterie dai danni dell’arterosclerosi e
prevengono malattie cardiovascolari come ictus ed infarto.
Il consumo quotidiano di piccole dosi di cioccolato
fondente è in grado di abbassare la pressione del sangue, in particolare quella
sistolica o “massima”, grazie all’effetto dei polifenoli; questi ultimi sono in
grado di contrastare la presenza di radicali liberi e da questo è possibile
affermare che il cioccolato fondente è utile anche per gli sportivi. Dunque, i
medici rimangono favorevoli al cioccolato fondente, se ricco di flavonoidi, ma
ne consigliano comunque un'assunzione moderata. I flavonoidi, infatti, non
cancellano grassi e calorie. Una tavoletta da 100 grammi fornisce poco meno di
500 calorie, coprendo, in un boccone, da 1/4 ad 1/6 del fabbisogno calorico
quotidiano
Nonostante tutto i trigliceridi,contenuti nel cioccolato fondente di qualità ,contengono circa il 33% di acido oleico (lo stesso presente nell'olio di oliva, con proprietà ipocolesterolemizzanti), il 33% di acido stearico(con effetto neutro sui livelli plasmatici di colesterolo) ed il 33% di acido palmitico (acido grasso saturo dalle proprietà ipercolesterolemizzanti).
L'eccesso si associa al sovrappeso, implicato nell'insorgenza di un gran numero di patologie.
Nonostante tutto i trigliceridi,contenuti nel cioccolato fondente di qualità ,contengono circa il 33% di acido oleico (lo stesso presente nell'olio di oliva, con proprietà ipocolesterolemizzanti), il 33% di acido stearico(con effetto neutro sui livelli plasmatici di colesterolo) ed il 33% di acido palmitico (acido grasso saturo dalle proprietà ipercolesterolemizzanti).
L'eccesso si associa al sovrappeso, implicato nell'insorgenza di un gran numero di patologie.
Il
cioccolato ha tra i suoi benefici quello di contrastare l’invecchiamento della
pelle. L’effetto anti età del cioccolato è da attribuire proprio al buon
contenuto di antiossidanti e, in particolare, di flavonoidi, in grado di
combattere l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento.
Il cioccolato viene spesso escluso dalle diete mirate al trattamento del
mal di testa in quanto contiene tiramina, feniletilammina e favorisce la
produzione di serotonina, un neurotrasmettitore eccitatorio che, se presente in
piccole quantità, è causa di cali patologici dell'umore (ecco spiegato
l'effetto antidepressivo del cioccolato), mentre se presente in eccesso si
accompagna ad emicrania..
Essendo ricco di ossalato, un antinutriente che complessa il calcio a livello intestinale impedendone l'assorbimento, andrebbe consumato con moderazione da chi soffre di osteoporosi e demineralizzazione ossea.
Essendo ricco di ossalato, un antinutriente che complessa il calcio a livello intestinale impedendone l'assorbimento, andrebbe consumato con moderazione da chi soffre di osteoporosi e demineralizzazione ossea.
Il
cioccolato viene inoltre sconsigliato nella dietoterapia di molte affezioni a
carico dell'apparato digerente, come ernia iatale, reflusso gastroesofageo
e gastrite.
Il cioccolato è una buona fonte di ferro (questo spiega la colorazione scura delle feci in seguito all’assunzione di grosse quantità di cioccolato fondente), ma anche di fosforo e potassio. Infine, con i suoi quasi 300 mg di magnesio per 100 grammi, il cioccolato rappresenta una delle fonti dietetiche più ricche di questo minerale dall'importante ruolo energetico e metabolico e previene, quindi, anche la comparsa di crampi.
Il cioccolato è una buona fonte di ferro (questo spiega la colorazione scura delle feci in seguito all’assunzione di grosse quantità di cioccolato fondente), ma anche di fosforo e potassio. Infine, con i suoi quasi 300 mg di magnesio per 100 grammi, il cioccolato rappresenta una delle fonti dietetiche più ricche di questo minerale dall'importante ruolo energetico e metabolico e previene, quindi, anche la comparsa di crampi.
Il cioccolato fondente si conferma dunque come una di quelle
golosità che ci si può anche concedere (entro certi limiti), senza poi avere
rimorsi per aver commesso un attentato alla salute.
Fonte immagine: web
Fonti:
- www.my-personaltriner.it
- www.universonline.it
- www.nanopress.it
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