Meglio conosciuto con il nome comune
di broccolo, la Brassica oleracea var. italica, fa parte della piuttosto vasta
famiglia dei cavoli ed è un degno rappresentante della cucina mediterranea, in
cui si trova impiegato in un gran numero di pietanze, come protagonista
principale o con “ruoli secondari”. Dei membri di questa famiglia di vegetali
non vengono mangiate le foglie, bensì le infiorescenze, verdeggianti e con
consistenza spugnosa. Si tratta di una pianta che vede il proprio habitat nei
campi soleggiati del bacino mediterraneo, dove viene coltivato con una certa
semplicità, per poi proporsi sulle nostre tavole. In alcuni casi, il broccolo
diviene alimento per amatori, dato il suo sapore forte.
Ma non è solo buono, il broccolo fa
anche bene alla salute.
Una recente ricerca italiana, condotta
presso l’Università Sapienza di Roma, e diretta dal Prof. Paolo Costantino,
docente di Biologia molecolare, ha dimostrato un importante effetto benefico
dei broccoli: in particolare, i suoi estratti sarebbero in grado di proteggere le cellule dallo stress e in malattie
degenerative come l'Alzheimer. Lo studio è stato effettuato somministrando
estratti di germogli di broccoli in campioni cellulari e in modelli animali
capaci di simulare malattie umane "I comuni broccoli - ha spiegato
Costantino - e in particolare i suoi germogli, sono ricchi di antiossidanti e
abbiamo osservato effetti sorprendenti sulla salute umana. I risultati sono
stati spesso straordinari, abbiamo verificato infatti un importante effetto
protettivo sullo stress ossidativo e proprietà contro l'Alzheimer".
fonte immagine: web
fonte: ansa.it/saluteebenessere
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