lunedì 8 luglio 2013

Cereali per la prima colazione, un veleno sulle nostre tavole. Occhio alle RDA

di Giuseppe Annunziata

In sempre più famiglie è d'uso comune consumare ricche colazioni, abbondanti d'ogni alimento dolce e, qualche volta, anche salato. Ottima abitudine, in virtù del sempreverde detto "A colazione col Re, a pranzo col mercante ed a cena col povero" dove si sottolinea, per l'appunto, l'importanza di una colazione come vero e proprio carburante che dia il giusto sprint per cominciare la giornata! Ma è proprio vero che si può consumare tutto in larga misura? C'è qualche alimento dal quale doversi tenere lontani? Certo che sì! Primo fra tutti, i cereali per la prima colazione.


Disponibili in ogni marca, gusto e colore, i cereali per la prima colazione si offrono, ormai, al pubblico acquirente in modo da soddisfare tutte le esigenze: da quelli per i più golosi (ricoperti di miele o cioccolato), a quelli per la dieta (proposti come ipocalorici e sazianti), a quelli per i più piccini, molto gustosi e palatabili. Per quanto possano sembrare differenti tra loro, vi è un fattor comune che li unisce: le esagerate quantità di zuccheri raffinati contenuti. Si pensi che nei cereali commercializzati in Italia le quantità di zuccheri raggiungono il 40% (a fronte della media del 37%), sebbene l'Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione suggerisca come percentuale adatta di zuccheri per la prima colazione, appena il 10% delle Kcal totali.

Ma quali sono i danni provocati da un così elevato contenuto di zuccheri?

Molti di questi prodotti vengono pubblicizzati come "spezza-fame", nel senso che, se consumati con la prima colazione, consentono di arrivare a pranzo senza appetito. In effetti è così, ma perché accade questo? Ciò a cui è sottoposto l'organismo dopo l'ingestione di alimenti con un così elevato indice glicemico, altro non è che un'intossicazione da zuccheri che, oltre a creare inappetenza ed aumento ponderale, determina anche sonnolenza, calo dell'attenzione nei bambini ed aumentato rischio di patologie coronariche nelle donne. Stesso dicasi per il contenuto in grassi!

E' utile, dunque, optare per cereali semplici, poco lavorati, con un contenuto di zuccheri inferiore a 10 g, di grassi saturi inferiore a 1 g, di sodio inferiore a 0.2 g, privi di grassi idrogenati, coloranti ed edulcoranti. Altra cosa da tener d'occhio è la quantità di fibre che sia almeno di 6 g.

Detto questo... buona colazione a tutti!

(fonte: www.cure-naturali.it)
(fonte immagine: web)

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