Come sviluppo la forza?
Come devo fare per avere un muscolo ipertrofico?
Questo metodo è migliore di quello?
Perché lui fa in un modo e io in un altro?
Domande, domande e domande. Tutto il mondo dell’allenamento è da anni ormai circondato da interrogativi che spesso hanno più di una risposta e proprio per questo viene fatta molta confusione. Il mio precedente articolo ha generato un po’ di dibattiti, per il fatto che avevo portato in esame alcuni metodi ormai consolidati. In particolare mi ero soffermato su i tre tipi di forza generale, spiegando in maniera semplice come si può allenarle senza essere dei guru o appassionati di allenamento. Questo articolo, invece, andrà oltre a quello che ho scritto l’altra volta. Cercando di darvi qualche concetto che magari non avete sentito, o meglio, non avete ancora letto ( almeno lo spero).
Concentriamoci un attimo. Quanto potete migliorare in un anno il vostro carico massimale?
La risposta varia da persona a persona, ma mediamente dopo un anno e mezzo, due anni circa, l’utente medio della palestra non ha più miglioramenti perché ha raggiunto il suo plateau. Questo è dovuto essenzialmente dal fatto che non ha più stimoli differenti e continua ad allenarsi nello stesso identico modo degli anni precedenti.
Nel centro che frequento sento molto spesso persone usare serie a cedimento per
fare “cresce il muscolo”, metodi a piramidale ( crescente, decrescente, tronca
e chi più ne ha più ne metta ). Per poi non parlare del 3x12 o 3x 10 a inizio
ciclo o per “massimizzare la risposta ipertrofica”. Le serie a cedimento
provocano il prosciugarsi delle riserve di fosfocreatina e in parte a quelle di
glicogeno del muscolo e di conseguenza il ripristino di esse durante il
recupero, togliendo spazio alla crescita del muscolo.
Il metodo 3x10 non comporta grandi aumenti di forza e molto spesso vengono anche sbagliate le percentuali di carico. Io non dico che tali metodi non servano a niente, anzi, hanno fatto storia proprio perché a qual cosa servono. Basta pensare al famoso metodo 5x5 di Bill Star, che ancora oggi viene usato da molti ragazzi in palestra. Tuttavia non si può continuare a ignorare l’avanzare dei tempi e le nuove scoperte sui cicli di allenamento. In particolare i metodi che si basano sull’interazione di intensità e volume.
Adesso voglio proprio parlarvi di tale strategia di allenamento Innanzitutto scordiamoci l’alternare di 200 esercizi ad ogni seduta di allenamento, ma concentriamoci su quegli esercizi che sono in grado di massimizzare la risposta anabolica. Mi riferisco al dare qualità e continuità agli esercizi fondamentali, cioè:
Il metodo 3x10 non comporta grandi aumenti di forza e molto spesso vengono anche sbagliate le percentuali di carico. Io non dico che tali metodi non servano a niente, anzi, hanno fatto storia proprio perché a qual cosa servono. Basta pensare al famoso metodo 5x5 di Bill Star, che ancora oggi viene usato da molti ragazzi in palestra. Tuttavia non si può continuare a ignorare l’avanzare dei tempi e le nuove scoperte sui cicli di allenamento. In particolare i metodi che si basano sull’interazione di intensità e volume.
Adesso voglio proprio parlarvi di tale strategia di allenamento Innanzitutto scordiamoci l’alternare di 200 esercizi ad ogni seduta di allenamento, ma concentriamoci su quegli esercizi che sono in grado di massimizzare la risposta anabolica. Mi riferisco al dare qualità e continuità agli esercizi fondamentali, cioè:
- Panca
- Stacco
- Squat
- Trazioni
- Rematore
- Lento avanti
Questi sono gli
esercizi che richiedono l’attivazione di grandi gruppi muscolari e che di
conseguenza posso portare a grandi risposte ormonali e ad adattamenti proficui.
Tali esercizi vanno svolti tutto l’anno, dandogli precedenza e poi, se si
desidera aggiungere uno o due complementari. Negli ultimi anni si è visto
incombere nelle palestre “la staticità della scheda”. Cioè ripetere per periodi
di tempo anche lunghi (4/5/6 settimane) sempre gli stessi esercizi con gli
stessi carichi. Tutto ciò è sbagliato, il principio di base dell’allenamento è
l’adattamento, cioè far adattare il muscolo ad uno stimolo. Tale stimolo deve
però essere crescente. La scheda di allenamento deve avere quindi un’evoluzione
e non limitarsi a restare uguale per l’intero mese di allenamento. La
periodizzazione si basa sull’aumentare la capacità di sopportare il volume per
poi trasformarla in intensità. Ciò è il punto cruciale di ciò che voglio farvi
capire.
ES:
- 1 SETTIMANA
Recupero 2’
- 2 SETTIMANA
rimane invariata
Recupero 2’
- 3 SETTIMANA
è ora di trasformarlo Recupero 2’30
- 4 SETTIMANA
Recupero 2’
- 5 SETTIMANA
sacrificandolo per il carico
Recupero 2’
- 6 SETTIMANA
Recupero 2’ 30
- 7 SETTIMANA
della settimana precedente
La tabella sfrutta i
principi base dell’allenamento. Abituandosi al carico, si può poi sfruttare
l’adattamento per massimizzare la forza in sedute successive. Ho scelto la
panca piana perché ritengo sia l’esercizio più usato dai praticanti della
palestra, ma tale principio può essere usato in tutti gli esercizi
fondamentali. Ovviamente ogni carico e percentuale va adattata alla persona. Con
tale schema volevo solo porvi un esempio di come si può giocare con il volume e
l’intensità per creare un adattamento favorevole. Esso non è la bibbia
dell’allenamento. Se siete in cerca poi di grandi sviluppi di forza sulla panca
vi consiglio caldamente di non fermarvi ad una sola seduta di panca alla
settimana ma di aggiungerne un’altra.
CONCLUSIONI
Per una grande ricerca
di qualità nella sala pesi è necessario utilizzare per lo più esercizi
fondamentali (multiarticolari ) e non semplici esercizi complementari. Dare
spazio anche a sedute di tecnica dei vari gesti, ricordandosi per esempio la
pausa al petto per la panca piana. Utilizzare i soliti schemi di allenamento (piramidale, esaurimento ecc.) è senz’altro utile, ma come avete visto, con un
po’ di inventiva si può variare in modo efficace la solita seduto di
allenamento. La parola d’ordine per non fermare mai il processo si
miglioramento è VARIARE.
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