martedì 11 marzo 2014

Perdere chili di troppo con il miele

di Andrea De Simone

Avete letto proprio bene ! Ultimamente la notizia che il miele favorisca il dimagrimento si sta allargando a macchia d'olio. Non è qualcosa di nuovo in realtà, in quanto Mike McInnes, sportivo e nutrizionista scozzese, aveva già diffuso delucidazioni a riguardo nel 2005.
Secondo lo studioso, mangiare 1/2 cucchiaini di miele prima di andare a letto, può aiutare a bruciare le calorie e i grassi in eccesso, addirittura "fino a 3kg settimanali".

Che il miele abbia strepitose proprietà, è risaputo. E' un efficace anti-batterico (per il suo elevato contenuto di zuccheri, pH acido e presenza di glucosidasi); regolarizza le funzioni dell' apparato circolatorio e digerente; aumenta la concentrazione e migliora il sonno, influendo quindi sull'apparato nervoso; è un ottimo disintossicante nonchè anti-infiammatorio e chi più ne ha più ne metta!

Ma che il miele addirittura fosse specificamente indicato per il dimagrimento ,potrebbe far storcere il naso a molti colleghi e studiosi del settore. Eppure, secondo diversi nutrizionisti e dietisti britannici, le proprietà naturali del miele sarebbero in grado di attuare cambiamenti metabolici nel nostro organismo. In primis il fatto di poter consumare più velocemente gli zuccheri durante il sonno. Ma soprattutto riuscirebbe a placare il senso di fame di cibi dolci e ricchi di carboidrati complessi, aiutandoci così a salvaguardare la nostra salute.

«Anche gli alimenti a basso contenuto di grassi apparentemente sani sono molto spesso pieni di zuccheri nascosti o di farina bianca», ha spiegato l’esperto. «Questo significa che il nostro livello di zucchero nel sangue resta intermittente per tutto il giorno. Il corpo affronta tale sovraccarico rilasciando l’ormone insulina, che filtra lo zucchero dal sangue e permette all’organismo di immagazzinarlo come grasso».
Un processo che, con il miele, sarebbe bloccato: «Questa sostanza naturale mantiene il livello di zuccheri abbastanza costante. In questo modo il cervello non avverte un’assenza e non si sente affamato. Così non invia all’organismo l’impulso di immagazzinare carboidrati».

Verità o menzogna? E per le persone affette da diabete? Ovviamente numerosi sono anche i nutrizionisti italiani sfavorevoli a questa "innovazione" di McInnes, ricordando che ora come ora la Dieta Mediterranea rappresenta il regime alimentare più equilibrato, nonchè più vario a livello nutrizionale, e soffermandosi infine sul fatto che ogni piano alimentare non deve essere la regola per tutti : ogni persona ha bisogno di una dieta personalizzata.


fonti immagini : web




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