venerdì 19 luglio 2013

Combattere l'ansia con i metodi naturali

di Giuseppe Annunziata

L'ansia è uno stato psichico caratterizzato da una sensazione di malessere generalizzato, accompagnata da emozioni negative simili alla paura. La sintomatologia comprende sensazione di tristezza, disagio, attacchi di panico, disturbi a carico della sfera sessuale, insonnia. Molteplici possono essere le cause, fra le quali le più frequenti sono disturbi mentali o compromissioni psicologiche. Il progredire di questa condizione può comportare l'insorgenza di fobie o disturbi ossessivo-compulsivi.

Da quanto detto, e da quanto l'esperienza quotidiana e comune insegna, si evince che è quantomeno necessario tenersi lontano da simili condizioni patologiche. La prima cosa da fare per riuscire in questo intento è allontanare lo stress dalle nostre giornate, vivere più rilassatamente, affrontare le difficoltà quotidiane con la giusta serenità, senza troppo soffermarsi sulle emozioni negative, ma cercando sempre l'aspetto positivo del tutto. E' importante, dunque, entrare nell'ottica del mens sana in corpore sano ricordandosi che solo una mente rilassata può mantenere il corpo in buona salute, e non viceversa!

Ma quando la visione più "filosofica" per combattere l'ansia, da sola, non è sufficiente, abbiamo bisogno di un piccolo aiuto dall'esterno. Chiaramente non mi riferisco alla smodata assunzione di ansiolitici (come le benzodiazepine) che alcuni terapisti consigliano, ma ai dolci rimedi che l'onnipresente Madre Natura mette a nostra disposizione.
  • Gli ansiolitici a tavola
Un primo passo per arginare il problema ansia è quello di intraprendere un corretto rapporto col cibo che, come abbiamo più volte ripetuto, conserva un importantissimo potere curativo. I principali alimenti "anti-ansia" sono i carboidrati che aumentano i livelli di serotonina, neurotrasmettitore coivolto nella regolazione di umore, sonno e senso della fame. Meglio ancora sarebbe consumarli integrali in quanto abbondanti di vitamine del complesso B che modulano gli impulsi nervosi.
Altrettanto importanti sono le proteine, particolarmente richieste dall'organismo stressato. Tra queste, da preferire sono quelle contenute in latte e latticini che contengono gli amminoacidi tirosina e triptofano che, rispettivamente, migliorano la capacità di resistenza allo stress e combattono l'aggressività.
Molto utili si rivelano essere anche i semi di papavero che, aggiunti agli impasti di biscotti o pane, hanno effetto rilassante ed antiansia, in quanto blandi sedativi.
Da non trascurare, infine, frutta, verdura (specialmente quella a foglia scura), cereali integrali (grano saraceno, orzo, miglio, farro), frutta secca e legumi che sono un'importante fonte di vitamina B12 (fondamentale per la regolazione del sistema nervoso), vitamina B1 e biotina (che combattono insonnia e depressione), magnesio (indispensabile per l'equilibrio nervoso).


  • Le piante rilassanti
Come sempre, per ogni disturbo, la Fitoterapia offre i suoi rimedi. 
Piper methysticum Fors (Kava)
Per l'ansia è consigliata la Kava. Ottenuta da rizomi e radici di Piper methysticum Forst, contiene principalmente amidi e resine. La Kava agisce da ansiolitico riducendo l'eccitabilità del sistema limbico (allo stesso modo delle benzodiazepine), facilitando la trasmissione GABAergica ed inibendo il rilascio di altri neurotrasmettitori. Gli effetti collaterali sono lievi e transitori.
Per l'insonnia, invece, fra le piante annoverate, ricordiamo la Valeriana, ottenuta da rizoma secco e stoloni di Valeriana officinalis. Tra i principi attivi contiene un importante olio volatile, lignani ed alcaloidi. Il meccanismo d'azione della Valeriana consiste nell'andare a potenziare la trasmissione mediata dal GABA. Anche in questo caso, gli effetti collaterali sono perlopiù lievi e transitori.
    Valeriana officinalis (Valeriana)
  • Tisane e decotti
Per chi volesse, la Fitoterapia propone anche alcune formulazioni per tisane o decotti, atte a rilassare e conciliare il sonno. Tra questi ricordiamo il decotto di lattuga (ottenuto facendo bollire in acqua una foglia di lattuga per qualche minuto e poi filtrata), il decotto di orzo o di salvia, ottenuti con la stessa modalità di preparazione descritta prima. Come tisane, invece, ricordiamo formulazioni a base di Valeriana, Passiflora, Tiglio e Arancia amara oppure Melissa, Tiglio e Biancospino.


Bibliografia
  • C. Di Stanislao, O. Iommelli, L. Giannelli, G. Lauro - “Fitoterapia comparata” - Massa Editore
  • Capasso, Grandolini, Izzo - "Fitoterapia - Impiego razionale delle droghe vegetali" - Springer
(fonte immagini: web)

QUESTO BLOG NON DA’ CONSIGLI MEDICI
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