Mangiare alimenti con indice glicemico basso aiuta
a prevenire diabete, obesità, malattie cardiovascolari e più in generale a
mantenere un buon metabolismo corporeo.
Questo
parametro (IG) serve a classificare gli
alimenti in base all’effetto che essi hanno sulla glicemia, ovvero sul
livello di glucosio nel sangue.
Il
valore di riferimento principale per l'indice glicemico è dato dal glucosio, al quale viene attribuito un IG pari a 100.
I
cibi si dividono in base al valore dell’ indice glicemico: IG alto, quelli che vengono rapidamente digeriti e metabolizzati
provocando picchi di zucchero nel sangue; quelli a IG medio per cui il picco è più contenuto; IG basso, gli alimenti a lenta digestione e assorbimento che producono
aumenti graduali dei livelli di zucchero nel sangue e di insulina.
Gli alimenti ad IG alto hanno un valore da70 in
su.
Gli alimenti ad IG alto hanno un valore da
L'
IG medio è compreso tra 56 e 70.
Gli
alimenti ad IG basso presentano un
valore minore di 56.
Uno
stesso cibo può avere due IG diversi a seconda degli alimenti a cui viene
associato, a seconda del metodo di cottura con cui viene preparato e a seconda
della verietà che viene scelta.
Uno
stratagemma per ridurre l'indice glicemico della propria dieta è quello di
inserire nei propri pasti alimenti ricchi di fibre, come spiega Livia Augustin,
esperta del St. Michael's Hospital di Toronto. A suo parere, è bene che nella
dieta siano presenti cereali non raffinati e legumi, come fagioli (IG 21-32),
ceci (IG 22-34) e lenticchie (IG 42).
Un
esempio di quanto la cottura possa modificare questo valore è rappresentato dalle patate. Cotte al
microonde hanno un IG di 117, cotte al vapore l'IG è di 93, mentre l'IG di
quelle bollite è pari a 77.
Le
variazioni dell’indice glicemico che possono presentarsi all’interno della
stessa famiglia, sono evidenti nel caso del riso. Nel riso bianco l’IG può
essere molto alto, anche di 104, ma se scegliamo il riso basmati o integrale,
ad esempio, l'indice glicemico è solo di 53.
Il valore 100 corrisponde al 100%
dell'assorbimento intestinale del glucosio ingerito. Si può dire allora che
l'indice glicemico misura effettivamente la biodisponibilità di un glucide, che
corrisponde alla sua percentuale di assorbimento intestinale.
Gli esperti hanno inoltre confermato la
correlazione tra Indice Glicemico e il Carico Glicemico (che combina la
qualità dei carboidrati con la quantità presente in una porzione standard)
riduce il rischio di diabete, di malattia coronarica, migliora il controllo
della glicemia nei soggetti già diabetici e aiuta il monitoraggio del peso
ponderale.
QUINDI?
Mangiate
i carboidrati 'slow' che vengono assorbiti lentamente, piuttosto che ridurre la
quota di carboidrati nell'alimentazione, in questo modo vi sentirete piu' sazi
a lungo e la risposta glicemica sara' meno pronunciata" e prediligere i
tipi di alimenti a basso indice glicemico:
- Verdura
- Frutta
- Legumi
- Latte
- Cereali
Fonte:
- http://www.adiitalia.net/documenti/news/NFI%20GI%20Comunicato%20Stampa.pdf
- http://www.italiasalute.it/7774/pag2/Carboidrati-e-indice-glicemico-quali-prediligere.html
- http://www1.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Svelato-lidentikit-del-carboidrato-buono-la-Carta-dellindice-glicemico_32284141900.html
fonte immagine: web
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