lunedì 10 marzo 2014

Celidonia, "erba da porri"

di Andrea De Simone

La celidonia, o chelidonia, appartiene alla famiglia delle Papaveracee. Questa cresce principalmente in zone umide, incolte, lungo i muri. E' originaria dell'Europa temperata e in italia è diffusa principalmente nelle zone mediterranee fino a quelle di montagna. Questa presenta uno stelo non particolarmente alto (fino a 60-65cm). Le caratteristiche peculiari di questa pianta sono i fiori di un giallo vivo e molto intenso, e il liquido (latice) biancastro, che trasuda lungo tutto il fusto. Questo, a contatto con l'aria diventa di un arancione chiaro.

PROPRIETA'

La celidonia è coltivata sin da tempi antichissimi. Essa è famosa per la sua azione narcotica, tanto da poterla renderla affine agli oppioidi. Inoltre esercita un'intensa attività sia anti-infiammatoria, che anti-spasmotica. Di fatti spesso è indicata in casi particolari come febbri, infiammazioni cutanee in generale, tossi .Importanti sono le sue funzioni inerenti all'apparato digerente , nonchè escretore. La celidiona infatti, è un ottimo diuretico (aiuta quindi a regolarizzare l'espulsione di liquidi in eccesso) nonchè lassativo, soprattutto in casi come stitichezza, intestino pigro e agevola i processi digestivi e metabolici. Aiuta a ristabilizzare vie epatiche nonchè biliari e della cistifellea, essendo quindi indicata in infiammazioni della cistifellea e del dotto biliare. Ha proprietà antimicotiche; stimolta l'utero.
Tuttavia, la caratteristica peculiare e senza ombra di dubbio la più conosciuta, è la sua azione astringente. La celidonia, se applicata su calli, duroni, porri e soprattutto verruche, li "brucia" in pochissimi giorni.. Da qui il suo nome, "erba dei porri". Il suo latice inoltre ,protegge anche le zone sane circostanti a questi problemi cutanei.

PRINCIPI ATTIVI
Come già detto in precedenza, i usoi principi attivi sono molti simili a quelli dell'oppio.. E tra questi troviamo acido chelidonico, berberina,protropina, resina , mucillagini, sparteina, chelidoxantina (pigmento) . Ma attenzione: tra questi ve ne sono anche alcuni decisamente nocivi alla nostra salute tra cui la cheleritrina (velenosa per il cuore) e la chelidonina (con effetti narcotici ).

PREPARAZIONI
Principalmente possiamo utilizzare questa erba o stesso con il suo latice fresco, da applicare in maniera molto simile ad una "pomata". O come infuso di foglie essiccate, potendo dolcificare anche con miele. Il decotto di foglie, poi, può essere un'altra valida alternativa alla preparazione standard, e prevede lo sminuzzamento delle foglie ,l'aggiunta di acqua,successiva cottura fino ad ebollizione. Infine, di più immediato e facile utilizzo è il succo fresco, ottenuto tramite centrifuga della pianta stessa, o il vino medicinale, previa macerazione della celidonia.

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