giovedì 26 dicembre 2013

Come comportarsi a tavola dopo le abbuffate natalizie

di Giuseppe Annunziata

Diciamoci la verità, durante le festività non si da peso al girovita, ed in quelle natalizie in particolare . Il clima rigido, unitamente all'atmosfera festaiola, ci fanno dimenticare sacrificanti giornate in palestra o ristrettezze alimentari messe a punto durante tutto l'anno, rappresentando, per noi, quasi una plausibile scusante ad una, qualche volta, smodata introduzione calorica accompagnata da un protratto relaxing psichico, ma soprattutto fisico. Ed è ovvio che un simile stile di vita, per quanto di ridotta durata, possa far prendere quei classici due-tre chiletti, di cui ci accorgiamo solo il 7 gennaio quando, alla ripresa delle attività, avvertiamo quel fastidiosissimo senso di affaticamento e pesantezza!

Cosa fare in questi casi?

Chiaramente, il punto d'attacco prevederà una riduzione dell'introito calorico totale ed un aumento dell'energia spesa mediante l'attività fisica, quindi, bisognerà andare ad agire sul proprio bilancio energetico, quello che, se rimane in pareggio consente il mantenimento di un peso corporeo stabile, dunque, un buon stato di salute. Ne va da sé, tuttavia, che sarebbe stupido pensare di attuare queste strategie nei precisi giorni di festa, perché, di certo, non si può fare footing intorno all'albero di Natale, né si può pensare di privarsi di tutto quello che c'è sulla tavola del cenone... anzi, personalmente lo trovo anche sbagliato in quanto simile atteggiamento ansiogeno tende ad aumentare lo stress, senza, poi, considerare le conseguenze negative delle privazioni, specie quelle alimentari, sulla psiche... Molto più logico, a mio avviso, sarebbe, dunque, agire nei giorni immediatamente successivi a quelli rossi (del calendario!)

L'obbiettivo dev'essere, sicuramente, quello di depurare il proprio organismo dalle scorie ed eliminare gli eccessi alimentari. Un'azione mirata deve essere fatta a livello degli organi cosiddetti emuntori (fegato, colecisti, rene, sistema linfatico). Buona norma sarebbe, quindi, consumare vegetali quali carciofo, tarassaco, piante amare (rucola, spinaci, cicoria, broccoli), cavolfiori, asparagi, te verde, curcuma, olio extravergine d'oliva, cereali integrali, limone; si tratta di alimenti ricchi di sostanze antiossidanti come vitamine C, E ed il betacarotene, precursore della vitamina A. Per una buona azione depurativa è, però, altrettanto importante tenere sotto controllo la ritenzione idrica riducendo il consumo di sale e mantenendo un buono stato di idratazione. A tale proposito sarebbe consigliabile consumare alimenti ricchi di potassio come spinaci, kiwi, clementine, banane che contribuiscono a contrastare la ritenzione da sodio.

Altro punto d'attacco importante è la flora batterica intestinale che le abbuffate natalizie hanno sicuramente compromesso. Sarà, pertanto, consigliabile un'integrazione con ceppi di probiotici, che si possono assumere anche attraverso il comunissimo yogurt magro.

A quanto detto va, poi, aggiunto la ripresa di uno stile di vita salutare da un punto di vista globale che preveda, innanzitutto, la ripresa dell'attività fisica, non necessariamente agonistica ma che miri, soprattutto, a combattere la sedentarietà. Passeggiate, corsette a piedi ed in bicicletta, quindi, per eliminare le tensioni...ed anche qualche chiletto di troppo.

(fonte immagine: web)

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